Street Food Fest sbarca a Washington, grande successo per l’evento di degustazione dei prodotti siciliani

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Street Food Fest sbarca a Washington, grande successo per l’evento di degustazione che si è tenuto ieri sera presso l’ Ambasciata italiana negli Stati Uniti nell’ambito della settimana della cucina italiana nel mondo. L’ iniziativa è stata promossa dal ministero degli Affari Esteri e dal Mipaaf, ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e sostenuto dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana.

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Una degustazione esclusiva, a cui hanno partecipato oltre 400 ospiti tra diplomatici, operatori del settore e illustri cittadini italo americani, quella che si è tenuta ieri sera presso l’ambasciata d’Italia a Washington. L’evento è stato curato dalla società palermitana AdMeridiem, già ideatrice e proprietaria del marchio del fortunato evento Street Food Fest.

L’evento si colloca all’interno di un’operazione di promozione e internazionalizzazione dell’eccellenza della Regione Sicilia, fortemente voluto dall’Assessorato alle Attività Produttive e  ha come obiettivo finale la crescita del volume e del valore complessivo delle esportazioni  nell’ambito della misura PO FESR 2014-2020, con l’obiettivo operativo 3.4.1.

Un’azione mirata, quella messa a punto dall’ Assessorato alle Attività Produttive, che vuole incrementare l’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale nel quadro di un progetto che punti all’internazionalizzazione delle PMI del territorio con eventi come Street Food Fest basato sull’aggregazione di imprese virtuose. Un evento di degustazione che ha un obiettivo ambizioso: rafforzare la presenza del sistema economico produttivo delle PMI regionali su mercati internazionali e di grande interesse come quello statunitense.

Street Food Fest ha orgogliosamente portato le eccellenze del cibo di strada siciliano fuori dai confini nazionali con l’obiettivo di promuovere la cultura gastronomica del nostro territorio, attraverso la valorizzazione dei prodotti locali e la presentazione delle ricette del cibo di strada.

Un evento dove i colori e i sapori della nostra terra sono stati protagonisti. Lo chef e direttore tecnico della manifestazione Street food Fest, Francesco Lelio ha deliziato i presenti, cucinando dal vivo alcune tra le più famose espressioni del cibo di strada siciliano, preparato esclusivamente con ingredienti che valorizzano le eccellenze gastronomiche del nostro territorio.

I piatti della tradizione del cibo di strada selezionati per rappresentare la nostra tipicità dagli organizzatori di Street Food Fest sono stati: panelle e crocchè, verdure in pastella, sfincione palermitano, arancine e per concludere in bellezza il nostro dolce più iconico sua maestà il cannolo siciliano.

Il pubblico entusiasta ha apprezzato la semplicità e il gusto autentico della nostre ricette della tradizione come sottolineato da Piergiorgio Martorana, amministratore della società AdMeridiem: “E’ straordinario vedere quanto i nostri piatti più autentici siano apprezzati all’estero, il pubblico statunitense nonostante la vastità di offerta gastronomica a cui è generalmente abituato, ha dimostrato di avere curiosità e interesse verso le nostre tradizioni e i prodotti del nostro territorio. Un mercato sempre in crescita che offre opportunità di sviluppo per l’esportazione delle nostre eccellenze enogastronomiche a cui bisogna guardare con interesse. Occasioni come questa dimostrano che sui mercati esteri c’è ancora molto da fare e che il mondo ha voglia e fame di Sicilia”.

Un’occasione che, come sottolinea Mario Attinasi, Presidente Confesercenti Palermo e vicepresidente Confesercenti Sicilia, non può che essere virtuosa: “Operazioni come quella che la società ad Meridiem ha messo in atto fanno comprendere quanto sia importante la costruzione dell’identità di un brand anche nel settore dell’agroalimentare e delle eccellenze gastronomiche. Il marchio Street Food Fest, è oggi un simbolo della qualità  e dell’attrattività del nostro territorio. Questo brand ha varcato i confini nazionali e dimostra quanto l’universalità del linguaggio del cibo possa diventare uno straordinario volano per tutto il comparto economico del nostro territorio nonché occasione di sviluppo e promozione per un’intera regione”.

 

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