Palermo, via libera al finanziamento di alloggi popolari nel quartiere Albergheria
Nell’ambito del piano per l’inclusione sociale e lotta alla povertà e a seguito della presentazione di un progetto da parte dello IACP fortemente supportato dall’Assemblea pubblica SOS Ballarò, la Regione siciliana ha approvato il finanziamento di un piano di riqualificazione e rilancio del quartiere palermitano dell’Albergheria. L’operazione destinata a “categorie fragili per ragioni economiche e sociali” e alle continua riqualificazione di Ballarò sarà effettuata con un contributo a fondo perduto pari al 100% delle spese di investimento ammissibili.
In particolare, verranno realizzati cinque alloggi in via Chiappara al Carmine e la realizzazione di una struttura coperta che richiami l’ex Capannone liberty disegnato dal famoso architetto Basile che era presente su piazza del Carmine fino agli anni 70 del secolo scorso che era adibito ad antico mercato del pesce del mercato di Ballarò, saranno invece 15 gli alloggi che si realizzeranno tra il vicolo Placido Viola e il vicolo Quartararo. La copertura del mercato di Ballarò in piazza del Carmine di fatto ridarà lustro alla piazza incrementando la ripresa economica del mercato. Il progetto prevede anche la costruzione di un campo di calcetto dove attualmente si svolge il “mercatino di Ballarò” tra via Albergheria, via Flavio Andò, via Luigi Siciliano Villanueva e via Tina Di Lorenzo.
“Ancora una volta – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – Ballarò si conferma cuore pulsante e luogo di stimoli per l’intera città. La collaborazione fra IACP, Comune e l’Assemblea pubblica SOS Ballarò porta un risultato straordinario, con il mercato che può ambire a recuperare e rafforzare il proprio ruolo per il piccolo commerci, ma soprattutto può divenire un nuovo polo di attrazione per palermitani e turisti, con un recupero filologico dell’area Il tutto con un approccio che ancora una volta segna come per Palermo coincidono le cifre dell’accoglienza e dello sviluppo per tutti”.
Per gli assessori Emilio Arcuri e Sergio Marino, si tratta di “un progetto che unisce il recupero strutturale e la riqualificazione urbana con il rilancio dell’area del mercato, sviluppo sociale e sviluppo economico. Una importante sinergia fra istituzioni pubbliche e fra queste e comitati di cittadini”.
L’importo totale dei progetti approvati nell’area dell’Albergheria è superiore a 6 milioni di euro, saranno inoltre investiti quasi 500 mila euro per la ristutturare l’ex laboratorio Zeta in via Boito che diventerà a tutti gli effetti un a casa per migranti con 20 posti letto.
“Questo progetto è importante perché sottolinea la natura popolare del quartiere Albergheria. – ha detto Massimo Castiglia, presidente della prima circoscrizione di Palermo – Dei ruderi, palazzi distrutti, verranno recuperati con un intervento di recupero edilizio che influisce sul quartiere e va incontro alle esigenze di chi è in difficoltà e in disagio alloggiativo. Saranno 25 appartamenti, è importante ed è da stimolo il mercato coperto di piazza del Carmine fortemente voluto dai mercatari stessi perché permette di creare un’attrazione e di regolarizzare il mercato stesso. ci auguriamo che questo sia l’inizi di una collaborazione tra istituzioni e territorio per il rilancio dei quartieri popolari e dei mercati storici della città. Adesso chiederemo allo Iacp e agli assessorati coinvolti di avviare un processo partecipato rispetto al progetto del capannone”.
“Dopo due anni dalla nascita dell’assemblea di quartiere Sos Ballarò si aggiunge un altro tassello importante al nostro percorso. – lo ha detto Marco Sorrentino dell’assemblea di quartiere Sos Ballarò – Questa estate siamo riusciti a lavorare molto bene con lo Iacp in una visione di insieme per potere portare degli alloggi popolari nel quartiere Albergheria e quindi ripopolare questa zona e rivedere alcuni spazi abbandonati recuperati e abitati, quindi creare bellezza, che per noi è molto importante. Un quartiere che è ancora oggi pieno di palazzi diroccati ancora dopo la seconda guerra mondiale e dai bombardamenti. Nel protocollo che abbiamo sottoscritto con lo Iacp abbiamo individuato alcune aree da riqualificare altre aree in cui supportare l’attività commerciale del Mercato di Ballarò. La nostra proposta era quella di riedificare il capannone che era presente fino agli anni ’70 a piazza del Carmine. Questo permetterebbe di regolarizzare i comemcianti di piazza Carmine. Per noi è un momento importante, la sinergia tra residenti, associazione del territorio e mercatari ha portato a colloquiare direttamente con l’amministrazione comunale. Siamo contenti di compiere questo ulteriore passo in avanti verso la riqualificazione del quatiere Albergheria”.
“L’associazione Mercato Storico di Ballarò è stata fortemente voluta come è stato fortemente richiesto il ripristino del capannone a piazza Carmine da tutti i mercatari. – Lo ha detto Giacomo Terranova, presidente dell’associazione Mercato Storico di Ballarò – Essere riusciti in questa impresa è per noi un grande successo e siamo molto orgogliosi di avere iniziato questo percorso di riqualificazione importante e necessario per non far morire questa parte di città che rappresenta l’anima di Palermo”.