Palermo, al Teatro Crystal “I Malavoglia”
Appuntamento a Palermo domani, venerdì 3 e sabato 4 (ore 21,15) e domenica 5 novembre (ore 18,15) al Teatro Crystal (via Mater Dolorosa 64) con “I Malavoglia”.
L’ambientazione è in un paese di poveri pescatori. La vicenda è nota: I Malavoglia hanno preso a credito dallo zio Crocifisso un carico di lupini, ma “La Provvidenza”, la barca che li doveva trasportare a Riposto per la vendita, naufraga e nel naufragio perde la vita “Bastianazzu”, il marito di “Maruzza” che nella sua vana attesa sulla sciara aveva avuto un triste presentimento. Con questa disgrazia la famiglia del vecchio Padron ‘Ntoni va in rovina: la casa del Nespolo viene venduta, il nipote ‘Ntoni finisce in galera, Lia si perde e la sorella Mena rinunzia a sposare Alfio Mosca, il carrettiere.
“Questo allestimento è un atto d’amore verso un capolavoro della nostra letteratura, ma anche la realizzazione di un sogno. Da più di vent’anni pensavo di estrarre da “I Malavoglia” una trasposizione teatrale nel convincimento che il Teatro possa e debba contribuire a salvare dalle ingiurie del tempo e dell’oblìo i grandi episodi della letteratura. Come tutti i veri atti d’amore è stato anche una (entusiasmante) fatica: dalle innumerevoli albe dedicate alla scrittura del testo, agli ultimi convulsi giorni di prove – spiega Mario Pupella. – Raccontare in un palcoscenico la saga di una famiglia di poveri pescatori vinti che “soffrono e sperano” non è stato facile. Nell’assoluta mancanza di unità di tempo, di luogo e di azione (la vicenda si svolge in un periodo compreso fra il 1863 e il 1875), ho dovuto, come al cinema, seguirne l’evolversi cronologico in 38 scene ed un prologo. Ho cercato di alleviarvi il disagio di una eccessiva frammentazione riducendo al minimo indispensabile i momenti di buio in dissolvenza che, come in un film, segnano il passaggio da una scena all’altra, da uno spazio temporale all’altro. Ai miei attori ho chiesto una recitazione di verità che vi faccia quasi sentire l’aumento del “battito cardiaco” del personaggio all’esplodere di una emozione, per meglio restituirVi i sapori e profumi di una cultura ormai scomparsa, distrutta dalla plastica e dalla televisione. Spero di essere riuscito a cogliere e conservare in questo mio adattamento l’intimo e musicale ritmo che è il fulcro della potenza e della suggestione del romanzo di Verga ed anche quel tono “fatale”, da antica tragedia, di quel giuoco di destini che si incrociano senza incontrarsi mai. Nei tre minuti di pantomima della seconda parte ho racchiuso circa 60 pagine del romanzo: è il momento in cui le cose per i Malavoglia sembrano andare bene. Padron ‘Ntoni guarisce dall’incidente, le attività di pesca e del negozio di frutta prosperano, ma nel contempo cresce l’odio di ‘Ntoni per don Michele. Poesia degli umili, “I Malavoglia” mi hanno suggerito di “cantare” il motivo del mare “… che non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare, di qua e di là, dove nasce e muore il sole…” e che domina nell’ampio scenario del romanzo “…ora russando in fondo alla stradicciuola, adagio, adagio, ora muggendo attorno ai faraglioni che pareva ci fossero riuniti i buoi della fiera di Sant’ Alfio”. Io e tutti coloro che hanno, a vario titolo, collaborato alla messa in scena ci sentiremo appagati se saremo riusciti ad accendere in Voi, anche in piccola parte, le emozioni bellissime che il profondo incontro / confronto con il capolavoro di Verga ci ha regalato”.
In scena:
MARIO PUPELLA PADRON ‘NTONI BENEDETTO RANELI ZIO CROCIFISSO ASSUNTA BATTAGLIA MARUZZA MIRKO INGRASSIA ‘NTONI ANTONIO RIBISI LA SPINA PIEDIPAPERA DANIELA PUPELLA MELLUSO LA VESPA LAVINIA PUPELLA BARBARA FRANCESCO GRISAFI ALFIO MOSCA PAOLA DI MARCO MENA MASSIMILIANO SCIASCIA DON MICHELE AGNESE RINCIONE VENERA MARTINA GALIONE LIA ALESSIO CORSO ALESSI CICCIO RUSSO LUCA
Consulenza musicale Lavinia Pupella