Regionali, l’ultimo “Coup de théâtre”: Crocetta fuori dalla competizione elettorale

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La campagna elettorale per le elezioni regionali del 5 novembre continua a riservare colpi di scena a ripetizione. Ultimo, in ordine di tempo, è stata l’esclusione dalla competizione elettorale del governatore uscente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Il Tar di Catania ha infatti respinto il ricorso della lista “Arcipelago Sicilia – Micari presidente” contro l’esclusione dal collegio provinciale di Messina, l’unico in cui Crocetta era candidato. Il motivo è l’assenza del presentatore della lista in tribunale alla scadenza dei termini per i documenti.

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Non c’è pace per Crocetta che negli ultimi mesi ha intrapreso la “marcia del gambero”: prima il passo indietro e la rinuncia alla sua candidatura come presidente, per favorire la convergenza di tutte le varie componenti del centrosinistra su Fabrizio Micari. Poi la decisione “travagliata”, di far transitare i candidati del suo Megafono, incluso se stesso, nella lista “Arcipelago Sicilia – Micari presidente”, fino ad arrivare al primo ricorso respinto al Tar.

Intanto, sono rimasti in cinque per la corsa alla poltrona di presidente della Regione siciliana. Infatti, negli ultimi giorni, tre degli otto candidati sono stati esclusi: Franco Busalacchi di “Noi siciliani-Sicilia libera e sovrana”, Piera Lo Iacono della lista civica “Per il lavoro” e Pierluigi Reale di Casa Pound. L’ufficio elettorale presso la Corte d’appello di Palermo ha ricusato i listini regionali per problemi sulla raccolta delle firme a supporto, per cui decadono, di conseguenza, tutte le liste provinciali. In attesa degli eventuali ricorsi allo stato dell’arte la sfida è tra Nello Musumeci per il centrodestra, Giancarlo Cancelleri per il M5s, Fabrizio Micari per il centrosinistra, Claudio Fava per la sinistra e Roberto La Rosa per gli indipendentisti del movimento “Siciliani liberi”.

Comunque, nonostante questo “Coup de théâtre”, è entrata nel vivo la campagna elettorale per eleggere i 70 parlamentari regionali (un seggio viene assegnato al secondo presidente più votato) e il nuovo governatore dell’Isola. Un esercito di circa 900 candidati alla ricerca del consenso elettorale dove spiccano sedici deputati regionali che finora avevano sostenuto il Governatore uscente Rosario Crocetta che hanno fatto un “volo pindarico” abbandonando il Pd e Fabrizio Micari. Quattordici di loro e Giovanni Pistorio, ex assessore regionale e dirigente dei Centristi, hanno sposato la causa di Nello Musumeci candidato con il centrodestra mentre due, rimanendo a sinistra, hanno aderito al progetto di Claudio Fava.

Gli ultimi sondaggi danno Musumeci in vantaggio su Cancelleri per quanto riguarda l’intenzione di voto degli elettori anche se la vicenda Armao, messo fuori dal listino del presidente, ha creato più di un malumore all’interno del centrodestra fino a parlare “sottovoce” di un possibile voto disgiunto. In sintesi, si prospetta il rischio che il futuro governatore non abbia poi la maggioranza in Assemblea anche se il pericolo maggiore per tutti i candidati sarà l’alto tasso di astensionismo, ovvero tutti coloro i quali resteranno a casa sfiduciati dalla politica.

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