Angelino Alfano, tutti lo cercano ma forse nessuno lo vuole realmente come alleato
“Tutti lo cercano ma forse nessuno lo vuole realmente come alleato”. Angelino Alfano in questi giorni, si gioca la sua sopravvivenza politica dialogando a destra come a sinistra ma rimanendo sempre al centro. Il potenziale “figliol prodigo” di Berlusconi dopo i lunghi dialoghi con Gianfranco Miccichè sembra avere fatto un passo indietro ritornando a sinistra, addirittura secondo alcune indiscrezioni, avrebbe già raggiunto l’accordo con il Pd sulla base delle liste di coalizione al Senato e sbarramento del 5% alla Camera. Il dibattito sulla nuova legge elettorale riprenderà a settembre, a Montecitorio ma in Sicilia, si vota il 5 novembre, quindi bisogna stabilire subito con chi stare. Per Alfano non sembra filare tutto liscio. I vertici di Sinistra Italiana si definiscono “culturalmente incompatibili” con Alfano mentre a destra Giorgia Meloni afferma che “politicamente FdI non è alleabile col partito di Alfano, che governa con Renzi e Gentiloni e in Sicilia con Crocetta”. A questo punto Alfano prendendo atto di tutti questi mal di pancia nei suoi confronti potrebbe proporre a Giampiero D’Alia (reduce dallo strappo con Lorenzo Cesa) di fare liste comuni alle regionali e presentare un candidato alla presidenza. I nomi che circolano sono quelli di Giovanni La Via, Dore Misuraca e Giampiero D’Alia, leader dei centristi di Casini. Intanto, anche i dem, stanno facendo circolare qualche nome come quello di Caterina Chinnici, evidenziando come la parlamentare europea “non sia iscritta al Partito democratico, sia stata collaboratrice di Alfano e possa unire il centrosinistra sul modello vincente nelle amministrative a Palermo”. L’opzione Chinnici come candidata alla presidenza della Regione toglierebbe le castagne dal fuoco ai vertici del Pd che manifestano qualche difficoltà a proporre profili di diretta espressione politica. In questo contesto, continua ad essere ignorata la richiesta del presidente della Regione uscente Rosario Crocetta per fare le primarie a settembre, confermando la sua ricandidatura (secondo lo statuto del Pd spetta ad ogni governatore uscente).