La follia dell’arte nei due volumi di Gino Pantaleone e Pino Clemente. La presentazione sabato 15 all’Homi Country Retreat
S’intiola “Ars sana in mente insana” il cofanetto di due tomi – “Droga nell’arte” di Pino Clemente e “La follia nell’arte – Storia e indagini sull’arte e la follia ” di Gino Pantaleone – che verrà presentato alle 19 di sabato 15 luglio all’Homi Country Retreat, in via Madre Teresa di Calcutta 75, a Partinico.
Due percorsi letterari – il primo con prefazione di Maurizio Crispi, medico psichiatra, specialista in dipendenze patologiche; il secondo a cura di Aldo Gerbino, poeta e scrittore, ordinario di Istologia e Embriologia alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo, con un contributo di Alessia Misiti, pianista, musicoterapista, laureata in Direzione di Coro e Didattica della Musica – che raccontano due diversi modi di avvicinarsi al mondo dell’arte.
“La convinzione comune – scrive Gino Pantaleone nella sua introduzione – che l’arte sia una forma di svelamento del sé e delle verità invisibili che sono dentro di noi, ma soprattutto quel mistero che ruota attorno all’artista e alla sua più o meno dichiarata o visibile follia, è stata condizione fondamentale per convincermi che a questo argomento, che da tempo mi affascinava, avrei dovuto dare un ordine. Ma l’artista, in genere, è un individuo che rientra nella normalità, oppure, per esternare le sue potenzialità deve necessariamente essere un diverso, un folle, deve, insomma, avere una patologia?”.
Insieme a Gino Pantaleone, sabato pomeriggio, ci saranno Antonietta Greco Giannola, segretario generale della Onlus “Hatikvah Israel – Memoria nel Cuore”, e Sergio Mascarà, docente di pianoforte al Conservatorio di Fermo e presidente dell’associazione Culturale “Polifonie d’Arte.”