Dolce&Gabbana: un successo di arte e moda, esempio per le nuove generazioni

Un grazie a Domenico Dolce e Stefano Gabbana per avere scelto Palermo, Monreale e Trabia per la presentazione delle loro collezioni uomo-donna all’insegna della terra di Sicilia. Grazie perché hanno dato grande visibilità mediatica alla Città Metropolitana di Palermo attraverso temi, immagini di arte locale e cultura barocca disegnate su abiti molto apprezzati da coloro che hanno avuto modo di seguire da vicino gli eventi e a tanti che pur conoscendo da “lontano” la Sicilia, hanno imparato ad apprezzarla meglio durante queste serate tra tradizione e arte. “Ovviamente” non sono mancate le “tradizionali” e immancabili polemiche da parte di alcuni palermitani (la minoranza) che lamentavano disagi per la viabilità e che additavano l’evento riservato a “pochi eletti”.

Una volta calato il sipario su questo grande evento, Palermo è ritornata a piegarsi su se stessa con le brutte storie di cronaca di questi ultimi giorni ma la storia di Domenico Dolce, originario di Polizzi Generosa, che da piccolo lavorava nella bottega del padre (sarto) per poi affermarsi nell’ambito dell’alta moda internazionale, deve fare capire alle nuove generazioni che è finito il tempo di piangersi addosso ma per coloro che investono su se stessi acquisendo specializzazioni e professionalità il futuro non può non essere  che roseo. Si dirà: Domenico Dolce per affermarsi, è emigrato. Certo, ma se i migliori emigrano il tessuto socioeconomico della nostra tanto amata quanto martoriata terra diventerà sempre più arido. Allora è meglio rimare in Sicilia e contribuite allo sviluppo dell’isola.