Il sindaco Orlando presenta la nuova giunta. Malumori tra gli aspiranti presidenti del Consiglio comunale
Leoluca Orlando come era nelle previsioni non ha nominato politici nella sua giunta, logica conseguenza del “civismo politico” e dell’assenza di liste politiche a sostegno della sua candidatura. Visto che i partiti avevano “ripudiato” i propri simboli per celarsi all’interno delle liste civiche, oggi non potevano rivendicare un riconoscimento politico in giunta. Quindi, nessuna meraviglia se non c’è un esponente politico nella nuova giunta Orlando presentata questa mattina alla stampa.
Confermato Emilio Arcuri, che si occuperà di rigenerazione urbanistica e urbana (Lavori pubblici, Manutenzioni, COIME, Cantiere Municipale, Autoparco, Protezione Civile, Riqualificazione del Patrimonio Comunale, Edilizia Scolastica e Sociale, Edilizia Privata Controllo del Territorio e Condono, Patrimonio Comunale ubicato nelle Z.T.O. A., Recupero del patrimonio edilizio di cui all’art. 124 della L.R. n. 25/93, Pianificazione Urbana e Territoriale, Gestione Impianti Sportivi) ma viene ridimensionato sotto il profilo politico poiché perde la carica di vicesindaco a beneficio di Sergio Marino che avrà anche la delega allo Sviluppo economico e vivibilità (Attività Economiche, Sviluppo Sostenibile, Mare e Coste, Verde Parchi e Decoro Urbano, Giardini Storici e Aree Protette, Igiene e Sanità). Confermata Giovanna Marano, a cui è andata la delega per le Politiche giovanili, Scuola, Lavoro, Salute e Andrea Cusumano alle Attività e ai beni culturali (Cultura, Beni Culturali, Toponomastica). I volti nuovi sono: Antonio Gentile al Bilancio, e Risorse (Bilancio, Tributi, Patrimonio, Beni Confiscati, Fondi Comunitari), Giuseppe Mattina alla Cittadinanza Sociale e Beni Comuni (Cittadinanza Solidale, Diritto e Dignità dell’Abitare), Gaspare Nicotri all’Organizzazione e al Personale comunale Strutture di Decentramento, Servizi Demografici, Impianti Cimiteriali, Polizia Municipale) e Iolanda Riolo alle Partecipate, Innovazione e Mobilità (Rapporti con Enti Fondazioni Istituzioni IPAB Consorzi di cui è parte il Comune di Palermo anche mediante propri rappresentanti) che dopo la gaffe su Facebook con il post “Dovevo nascere zingara” e la successiva retromarcia, sembra essersi ritagliata un ruolo di primo piano, soprattutto per quanto riguarda la mobilità, tema molto caro all’ex assessore Giusto Catania che, rimasto fuori dal nuovo Esecutivo ma essendo stato eletto al Consiglio comunale, si accomoderà tra gli scranni di Sala delle Lapidi insieme alla compagna di partito Barbara Evola.
Rimangono attribuite al Sindaco, oltre a quelle residuali non espressamente indicate, le competenze nelle specifiche materie: Partecipazione, Turismo, Sport, Avvocatura, Comunicazione, Contratti, Rapporti con GESAP S.p.A. – Autorità Portuale e A.N.C.I.
Un ruolo a parte, quello “confezionato” per Fabio Giambrone, fedelissimo del sindaco Orlando, che sarà il coordinatore di una cabina di regia tra i vari assessorati, in vista di una sua possibile candidatura alle prossime regionali.
La delusione di Giusto Catania e Barbara Evola per essere rimasti fuori dal nuovo Esecutivo si legge tra le righe di un post pubblicato su Facebook: “Non continueremo a fare gli assessori al Comune di Palermo, malgrado la vittoria di Leoluca Orlando, l’eccezionale risultato elettorale di Sinistra Comune e l’ottima affermazione personale che ha consentito la nostra elezione al Consiglio comunale. Può sembrare paradossale: nel momento in cui la città ha mostrato, col consenso elettorale, di apprezzare le nostre scelte politiche ed amministrative il sindaco sceglie di fare a meno del nostro contributo nell’esecutivo cittadino. In realtà il quadro politico è cambiato e Leoluca Orlando ha deciso di giocare, da protagonista, la partita delle prossime elezioni regionali, evitando di turbare equilibri all’interno delle forze politiche che, convertite improvvisamente sulla via di Damasco, lo hanno sostenuto alle elezioni. Così si rischia di trascurare il governo reale della città. Noi continueremo a lavorare, con grande entusiasmo e rinnovato impegno, in Consiglio comunale affinché rimanga in vita “l’anomalia Palermo”. Ci adopereremo per continuare il cambio culturale nella città e per garantire che le “scelte anti-sistema” e le visioni lungimiranti, praticate in questi ultimi cinque anni, non siano sacrificate sull’altare della realpolitik. Sono stati cinque anni difficili ma entusiasmanti; faticosi ma ricchi di soddisfazione. Ringraziamo coloro che, in questi giorni, hanno inviato messaggi di apprezzamento e stima per il lavoro svolto e facciamo i migliori auguri alla nuova giunta chiamata a governare la città”.
Intanto, emergono le prime “spine” per il sindaco Leoluca Orlando. Infatti, in questi giorni si assiste ad una lotta senza esclusioni di colpi tra gli “aspiranti” alla presidenza del Consiglio comunale. L’uscente presidente Totò Orlando non vuole mollare la presa chiedendo a gran voce di essere riconfermato ma pare che questa richiesta non sia molto gradita alla maggior parte dei consiglieri. Di contro gonfia il petto Mimmo Russo forte della sua lunga esperienza a Sala delle Lapidi ma Francesco Scarpinato con i 3431 voti ottenuti per entrare in Consiglio potrebbe avere la meglio anche se non si escludono colpi di scena dell’ultima ora. Infatti, secondo alcune indiscrezioni, Marianna Caronia punterebbe alla Vicepresidenza del Consiglio sparigliando ulteriormente le carte per i papabili alla presidenza.