Maurizio Zamparini

Maurizio Zamparini, dal 2002 al 2017 presidente del Palermo, dopo avere portato il Palermo in serie B  con una retrocessione “annunciata” da tempo, visto l’organico della squadra definito da molti osservatori inadeguato e ulteriormente indebolito nella sessione del mercato di gennaio, ha dichiarato che il Palermo avrebbe un debito di 40 milioni di euro, che l’indagine della Procura sarebbe un “atto d’ufficio” in seguito ad un’IVA pagata con formula dilazionata ma l’unica certezza che hanno i tifosi rosanero consiste nel fatto che il Palermo disputerà il prossimo campionato tra i cadetti. Inoltre, il tanto “agognato” closing ancora tarda a concretizzarsi nonostante le numerose scadenze contrattuali che riguardano dirigenti e giocatori. Infatti, sono lontani i tempi in cui Zamaprini, pieno di entusiasmo, rilevò (21 luglio 2002) da Franco Sensi il pacchetto azionario di maggioranza del Palermo per 15 milioni di euro da versare in tre anni. Con la squadra rosanero Zamaparini ottiene la promozione in Serie A nel 2004 e in quella circostanza gli fu concessa la cittadinanza onoraria di Palermo; nel 2005, nel 2006, nel 2007, nel 2010 e nel 2011 la squadra rosanero riesce a qualificarsi per la Coppa UEFA, che dalla stagione 2010-2011 si chiama UEFA Europa League. Nel 2010-2011 il Palermo, nella sua stagione migliore, perde la finale di Coppa Italia contro l’Inter (3-1). Oggi ci chiediamo  come si fa a pianificare una stagione di rilancio per ritornare subito nella massima serie del campionato quando ancora è tutto da definire, sembra un mistero o forse è troppo chiaro.

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