Palermo, clima elettorale incandescente
A Palermo, in vista dell’11 giugno, il clima elettorale diventa sempre più incandescente. Dopo il botta e risposta al vetriolo tra il Presidente dell’associazione del Comitato Elettorale del M5S, Adriano Varrica e il coordinatore della campagna elettorale di Leoluca Orlando su una presunta aggressione da parte di attivisti del M5S nei pressi di viale Campania che sarebbe stata consumata a danno di persone che stavano apponendo su tutti i veicoli posteggiati per strada il giornale elettorale del sindaco uscente, si apre un altro forte sul versante del candidato a sindaco Fabrizio Ferrandelli: “Il mio impegno è per Palermo e per i palermitani. Io continuo a parlare di programmi e progetti per la città, tutte cose concrete a cui va dedicato massimo impegno. Mi vedo però costretto a dedicare pochi secondi a una sgradevole vicenda che vede protagonista un altro candidato sindaco”.
“Premetto che questo terreno di confronto non mi piace perché a perderci sono soltanto i cittadini. Tuttavia, poiché tirato in ballo, non posso sottrarmi dall’essere puntuale. Per cui, semmai qualcuno dovesse dare seguito alla querela – precisa Ferrandelli – ho già copia delle prime parcelle che attestano quanto da me espresso.
Rendo inoltre noto che, in quanto parte offesa, ho dato mandato ai miei avvocati di querelare Forello e citarlo per danni per le gravi affermazioni pronunciate. Preciso inoltre che devolverò, come sempre, l’intera cifra in beneficenza per togliere i bambini dalla strada. Da questo momento – conclude Ferrandelli – non mi occuperò più dei miei competitors, ma parlerò solo della città, lasciando a loro questo terreno paludoso e non costruttivo”. Un altro fronte caldo è quello innescato da Giusto Catania assessore alla mobilità e candidato al consiglio comunale con la lista di Sinistra Comune che scrive alla co-presidente dei Verdi europei attaccando Nadia Spallitta, candidata a Sindaco dei Verdi: “La proposta dei Verdi a Palermo è in palese contrasto con i principi ecologisti”.
“Palermo è l’unica città europea in cui il partito dei Verdi si dichiara contro la limitazione del traffico veicolare privato, contro gli investimenti infrastrutturali per migliorare il trasporto pubblico, contro le aree pedonali. Questa anomalia palermitana – evidenzia Catania – consegna una situazione paradossale. Per questa ragione ho inviato una nota alla co-presidente dei Verdi Europei, Monica Frassoni, per raccontare questa vicenda che sembra riconducibile al Teatro dell’assurdo”.
“Questa evidente contraddizione tuttavia è coerente con il percorso politico ed istituzionale della candidata a sindaco sostenuta dai Verdi la quale, nella qualità di consigliere comunale, si è intestata una battaglia legale ed istituzionale per abolire la ZTL e per riaprire alle automobili le aree pedonali della città. Meno male che, alle prossime elezioni amministrative – conclude Catania – questo paradosso palermitano potrà essere compensato dall’esistenza di Sinistra Comune, un soggetto politico che è anche la casa degli ecologisti: quelli che vogliono limitare le automobili, hanno investito sulle aree pedonali e su un trasporto pubblico efficiente ed ecologico come il tram”.