Elezioni, Forello (M5S) designa il quinto assessore: Alessandro Cacciato
E’ Alessandro Cacciato il quinto assessore designato all’Innovazione e alle Politiche giovanili del candidato sindaco di Palermo del M5S Ugo Forello. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa nella sede del comitato elettorale a Palermo, alla quale hanno preso parte anche gli altrii assessori in pectore Aldo Penna, Adriano Varrica, Maria Alessandra Costantino e Annalisa Giampino. “Quella affidata ad Alessandro Cacciato è una delega su cui punteremo molto – ha detto Forello -. Il Comune farà da supporto alle capacità giovanili di innovazione per migliorare il territorio e la città e permettere ai giovani costretti ad allontanarsi da Palermo di restare qui”. Cacciato, 39 anni, vicentino d’origine, ma siciliano d’adozione, vive ad Agrigento dal 1994 e da oltre quindici anni si occupa di promozione per le imprese attraverso il sistema delle Camere di Commercio. Dal 2013 collabora con il centro culturale indipendente “Farm Cultural Park” di Favara (Ag), dove ha ideato e creato il format video “Edicola dell’innovazione” per raccontare le nuove e buone pratiche generate nel Sud Italia (dal 2017 divenuta testata giornalistica di cui è direttore editoriale). E’ l’autore dei libri: “Il Sud Vola – Viaggio tra startup e giovani innovatori. E la pubblica amministrazione?” – Medinova Editore – 2015 (di cui ha tenuto 107 presentazioni in tutta Italia); e “Il Petrolio? Meglio sotto terra” – StreetLib Editore – 2016. Dal 2014 al 2015 è socio dell’Associazione Digital Champion, presieduta da Riccardo Luna, per la quale ha curato gli eventi realizzati alla Camera di Commercio di Agrigento “Digital Day – Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione” e “Internet Day – 30 anni di internet”. Nel 2015, invece, è stato speaker al TEDx della Scuola Superiore di alta formazione dell’università di Catania. Svolge attività convegnistiche in italia e all’estero sui temi dell’innovazione tecnologica e sociale. “Il Comune – ha detto – deve essere un facilitatore, non deve parlare di giovani ma con i giovani. Già questo è un atto rivoluzionario. Quanti ragazzi hanno un’idea ma quando si interfacciano con la pubblica amministrazione si trovano davanti una lista della spesa che li scoraggia. Oggi che i trasferimenti ai comuni sono ridotti al minimo serve un’amministrazione che sappia guardarsi intorno con occhi diversi”.