Giammanco (FI): “Prima vinciamo al Comune di Palermo e poi alla Regione con un candidato unitario”
Oggi continuiamo il ciclo di interviste a esponenti del mondo della politica, del lavoro e dell’impresa. Le possibili alleanze in vista delle prossime elezioni regionali del 5 novembre, le primarie di coalizione, i potenziali candidati alla presidenza della Regione, le elezioni per il sindaco di Palermo, sono alcuni dei temi trattati con Gabriella Giammanco, deputato e portavoce di Forza Italia in Sicilia.
Nel centro-destra si è parlato delle primarie per individuare il candidato alla presidenza della Regione siciliana ma per Forza Italia questo metodo avrebbe un senso solo se regolamentato per legge…
“Fino a quando le primarie non saranno regolamentate con una legge nazionale è chiaro che si presteranno a distorsioni o abusi. Non vogliamo ripetere l’esperienza discutibile del Pd, ricordo i cinesi in fila davanti ai seggi per votare, hanno fatto di tutto per raccogliere il maggior numero di voti possibile ma serve una regolamentazione certa, che possa dare legittimità e dignità a questo metodo di selezione”.
Si parla tanto di un centro-destra unito per la scelta del candidato alla presidenza della Regione ma intanto a Palermo c’è stato lo strappo di “Fratelli d’Italia” e “Noi con Salvini” dell’ex forzista Alessandro Pagano che sostengono un candidato a sindaco diverso da Forza Italia…
“Bisogna capire se “Noi con Salvini” e altri partitini o movimenti dal consenso ridotto in Sicilia vogliono governare o legittimamente fare opposizione all’Ars. Se vogliono governare noi ci siamo. Forza Italia, tra i partiti che si riconoscono nell’area di centro-destra, ha in assoluto il consenso maggiore. Vogliamo evitare che il Movimento 5 stelle prevalga. I sondaggi danno vincente una coalizione di centro-destra, perché rinunciare al governo della Regione?”.
Parliamo dei possibili candidati alla presidenza della regione… c’è Nello Musumeci con “Diventerà bellissima” che è stato il primo a scendere in campo; segue Roberto Lagalla con il gruppo di animazione politica “Idea Sicilia” e il suo progetto centrista allargato; c’è il parlamentare europeo Giovanni La Via che potrebbe aggregare i vari cespugli dei moderati ma ci sono pure i potenziali candidati di Forza Italia come l’euro parlamentare Salvo Pogliese e l’ex ministra Stefania Prestigiacomo. Comunque, un centro-destra non unito farebbe fatica a sostenere una candidature vincente…
“Abbiamo molti esponenti di partito competenti e pronti a correre anche in queste tornata elettorale. Sicuramente ci siamo riservati la possibilità e il diritto, visto che siamo il partito che ha più consensi nel centrodestra siciliano, di mettere sul tavolo una candidatura. Non abbiamo nulla in contrario rispetto a persone che legittimamente si vogliono candidare a prestare il loro servizio alla Regione però abbiamo sempre detto che bisogna evitare, in questo momento, fughe in avanti poiché ci sono le elezioni comunali a Palermo che ci vedono impegnati per sostituire Orlando con un nuovo sindaco. Pensiamo che sia ragionevole aspettare l’esito delle elezioni amministrative per poi, il giorno dopo, condividere insieme un candidato alla presidenza della Regione”.
Comunque, l’esito del voto per la scelta del sindaco a Palermo potrebbe fare cambiare le strategie per individuare il candidato alla presidenza della regione
“Mancano meno di tre settimane all’11 giugno. Ho sentito dire che il Pd vuole fare le primarie a fine luglio, segno che anche a sinistra hanno i loro tempi per individuare un candidato. Noi non siamo attendisti, non vogliamo aspettare oltre. Il giorno dopo le elezioni a Palermo apriremo un tavolo di confronto. Una scelta saggia che dovrebbero condividere anche i nostri potenziali alleati. Siamo convinti che il risultato che uscirà dalle urne sarà più che soddisfacente. In questo momento siamo concentrati sulla campagna elettorale. Abbiamo presentato una lista di cui siamo orgogliosi, composta da uomini e donne competenti a sostegno di Fabrizio Ferrandelli, che darebbe una ventata di area fresca alla città…ne abbiamo bisogno”.
E se la scelta della candidatura alla presidenza della Regione dovesse ricadere su di lei?
“(Sorride) non ho mai pensato a questa ipotesi”.