Anniversario della strage di Capaci, Cgil Palermo: “Ricordare tutti. Da Falcone, Borsellino, La Torre ai dirigenti sindacali uccisi, costruttori di libertà e democrazia nel nostro paese”
Un’ampia delegazione della Cgil parteciperà domani pomeriggio al corteo che arriverà sotto l’albero Falcone, in via Notarbartolo, per ricordare il venticinquesimo anniversario del sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Montinaro e Rocco Dicillo. In mattinata, la Cgil sarà presente alla manifestazione nell’aula bunker.
“Saremo presenti – dichiara il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo – per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta ma anche pe ricordare Paolo Borsellino e la sua scorta e tutti i magistrati, le forze dell’ordine, i giornalisti e coloro che hanno sacrificato la vita per i valori di giustizia e legalità e per sconfiggere il sistema mafioso. Così come ricordiamo che ricorre il 35° esimo anniversario di Pio La Torre, dirigente politico e sindacale, punto di riferimento nell’elaborazione del reato di associazione mafiosa e della proposta di legge per l’aggressione dei patrimoni dei boss”.
“La Camera del Lavoro partecipa per il riconoscimento dovuto ai servitori dello Stato – spiega Enzo Campo – e per ricordare i tanti dirigenti sindacali, braccianti, edili, uccisi dal dopoguerra in poi, che hanno pagato con la vita, combattendo a mani nude contro il sistema mafioso e il nuovo blocco sociale che si stava costituendo, per l’occupazione delle terre, il lavoro, la dignità”.
Diritti fondamentali, di un movimento di contrasto alla mafia dal basso, temi importanti in quegli anni e validi ancora oggi. “E’ una storia che va riproposta. Senza le lotte e il sacrificio di quegli uomini e di quelle donne, non avremmo avuto i granai del popolo, i decreti Gullo, la riforma agraria. Noi oggi – prosegue Campo – continuiamo sul solco di quei valori, con le battaglie per il lavoro, come forma di emancipazione degli uomini e delle donne, e per l’affermazione della Carta universale dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, nel cui solco abbiamo ottenuto già la prima vittoria dell’abolizione dei voucher. Questi uomini che hanno dato la vita sono stati veri costruttori di libertà e democrazia nel nostro Paese. Oggi è venuto il momento di ricordare tutti: i nostri dirigenti non sono eroi di parte ma sempre più eroi della nazione”.
Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl Sicilia, sottolinea la necessità di non abbassare mai la guardia. “L’agguato di mafia avvenuto oggi in pieno giorno a Palermo testimonia che Cosa Nostra è ancora forte – afferma Milazzo – e che ancora servono massimo impegno e massima vigilanza per estirpare questo cancro dalla nostra terra. Bisogna sottrarre terreno a Cosa Nostra, puntando sullo sviluppo sano della Sicilia, sulla lotta senza confini alla corruzione, piaga che soffoca l’economia dell’isola, sulla tutela delle fasce deboli della popolazione, che diventano manovalanza per l’organizzazione criminale. La repressione è fondamentale tanto quanto la prevenzione in termini di politiche per la crescita economica e per l’inclusione sociale”. “A distanza di 25 anni – dichiara il segretario generale della Cisl siciliana – sono stati compiuti importanti risultati nel contrasto a Cosa Nostra, gli imprenditori e i commercianti hanno trovato la forza e il coraggio di dire no al racket e si è affermata una coscienza civile che ripudia con vigore la mafia. A dare la scossa all’intero Paese e ai siciliani è stata la scia di sangue impressa dalla mafia che ha colpito i servitori più fedeli dello Stato. Onoriamo il loro sacrificio ogni giorno con il nostro agire quotidiano”.
Anche SiciliAntica, tra gli altri, sarà presente alle manifestazioni che si terranno domani. Ricordare per impedire la rimozione e l’oblio, ma soprattutto per raccontare la dedizione assoluta a una missione per sconfiggere la mafia e costruire una Sicilia migliore.
“La presenza di SiciliAntica alla commemorazione della barbara uccisione di Giovanni Falcone – sottolinea una nota della presidenza regionale dell’Associazione – vuole sottolineare ancora una volta il ruolo dell’Associazione all’interno della società civile, la parte che essa ricopre da oltre vent’anni nella difesa e valorizzazione del nostro patrimonio artistico, monumentale, storico ed archeologico. Un impegno che non può essere disgiunto dal ricordo di chi ha donato la propria vita per assicurare un futuro di libertà alla propria terra. Presidiare il nostro patrimonio storico culturale spesso attentato da speculatori senza scrupoli e da interessi affaristici e mafiosi, da sempre combattuti e avversati da SiciliAntica, significa rendere attuale il sacrificio Giovanni Falcone”. “Il ricordo dei magistrati e dei poliziotti uccisi venticinque anni fa – conclude – deve rimanere indelebilmente iscritto nella memoria storica della nostra isola a ricordo della lotta per la legalità e la giustizia, contro ogni forma di oppressione mafiosa che soffoca la nostra terra. Un’eredità spirituale e umana che non può e non deve essere mai dispersa”.
Domani verrà anche ricordato il sacrificio del Giudice Francesca Morvillo, uccisa nell’agguato del 1992 insieme al marito Giovanni Falcone. La commemorazione si svolgerà al Castello a Mare, luogo simbolo di una città sottratta al degrado e all’illegalità, dove lo scorso anno, a conclusione di un progetto di valorizzazione del sito realizzato dal Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana insieme ai giovani detenuti dell’Istituto Penitenziario per i Minori di Palermo, è stata apposta una targa in ricordo di Francesca Morvillo. Alla commemorazione prenderanno parte il Procuratore Alfredo Morvillo, l’Assessore dei Beni Culturali Carlo Vermiglio, il Dirigente Generale del Dipartimento Gaetano Pennino, il Direttore del Polo Regionale di Palermo per i Parchi e i Musei archeologici Francesca Spatafora. Alla prof.ssa Paola Maggio dell’Università di Palermo è affidato il compito di delineare il profilo di Francesca Morvillo come donna e come magistrato.
A Capaci, domani, oltre 300 studenti di scolaresche del palermitano saranno presenti al giardino della memoria “Quarto Quindici“, posto lungo l’A29 sotto la stele commemorativa. Nel giardino da oggi si trova, custodita in una teca, la “Quarto Savona Quindici“, l’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone. Dalle 16,30 nel giardino si svolgerà la commemorazione di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, di Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Saranno presenti Tina, Gaetano e Giovanni Montinaro, moglie e figli del caposcorta del giudice.
Ciò che resta della Croma blindata “Quarto Savona Quindici”, nella quale persero la vita, il 23 maggio del 1992, i ragazzi della scorta del Giudice Giovanni Falcone, è arrivata a Capaci per ricordare la strage. Un monito indelebile per non dimenticare la tragedia e le vittime della mafia.