Forello (M5s): “Nella mia giunta non ci sarà un assessorato alla Legalità perché non ce ne sarà bisogno” e attacca Ferrandelli: “E’ indagato per voto di scambio, dovrebbe fare un passo indietro”
“Sono figure forti, determinate, capaci e che avranno la forza di portare avanti il programma partecipato e, soprattutto, il modello che abbiamo proposto, un modello di apertura e dialogo con i cittadini”. Ugo Forello (M5S), candidato sindaco al Comune di Palermo, presenta così i suoi quattro assessori designati: Aldo Penna (Verde), Annalisa Giampino (Governo del territorio, diritto alla città e beni comuni), Maria Alessandra Costantino (Aziende partecipate) e Adriano Varrica (Ambiente) che non sono anche candidati per uno scranno a Sala delle Lapidi.
“Uno dei miei competitori è indagato per voto di scambio politico-mafioso – tuona Forello – questa è una spada di Damocle sospesa sulle elezioni comunali”. “Chi ha indagini di questo tipo dovrebbe fare un passo indietro”.
Nella giunta pentastellata non ci sarà un assessorato alla Legalità, “perché non ce ne sarà bisogno: quello della legalità è un principio che avrà tutta la giunta”. Il riferimento è alla designazione di Giuseppe Todaro, vicepresidente e delegato per la Legalità dell’associazione degli industriali, ad assessore alla Legalità e trasparenza da parte di Fabrizio Ferrandelli. “Quella fatta da Confindustria e da uno dei miei avversari è un’operazione inopportuna – evidenzia Forello senza mai fare nomi – soprattutto in questo momento e con una situazione di indagini aperte”.
“Il Movimento – evidenzia Forello – ha già raggiunto una vittoria: da quando abbiamo aperto la campagna elettorale abbiamo dettato l’agenda della politica, imponendo i temi della povertà, dell’emergenza abitativa, delle partecipate e delle periferie”. Gli assessori designati da Forello sono persone che “hanno avuto un ruolo fondamentale nel redigere i contenuti del programma”, e che oltre alla competenza hanno la “volontà politica di attuare il programma”.
Aldo Penna, scrittore con dei trascorsi politici socialisti e radicali, fondatore del blog vittimemafia.it, (un portale di documentazione sulle vittime della violenza mafiosa in Italia), attivista di “Libero Futuro”, la prima associazione antiracket a Palermo, assessore designato al Verde, concentra il suo intervento sui parchi e alberi a Palermo fornendo alcuni dati: “In teoria i cittadini di Palermo avrebbero a disposizione 16 metri quadri di verde ciascuno, ma se togliamo La Favorita e la riserva di Monte Pellegrino scendiamo a 3 metri quadri, una cifra irrisoria”. Secondo Penna, il modello da seguire per i parchi cittadini, in molti casi ancora chiusi come il parco Cassarà, è quello di Central Park a New York: “Ha le stesse dimensioni della Favorita, ed è rinato perché un’associazione di cittadini si è presa carico della sua manutenzione e pulizia”.
Annalisa Giampino, ricercatrice e urbanista, designata al Governo del territorio, diritto alla città e beni comuni. “Argomenti che non hanno mai fatto l’agenda politica a Palermo – esordisce Giampino – perché i progetti urbanistici calavano sempre dall’alto”. Il problema delle periferie, sostiene Giampino, non può essere risolto solo con le linee del tram: “Il problema non è solo di connessione, perché le periferie sono parte della città. La qualità della vita si fa con i servizi di base, che sono un diritto”. Giampino vuole “fare tornare protagonista il cittadino, attivando la rigenerazione urbana con il coinvolgimento dei cittadini nei beni comuni”.
Maria Alessandra Costantino, commercialista e revisore contabile supplente di Confindustria Palermo, sottolinea di avere passato gli ultimi mesi a studiare i bilanci delle aziende partecipate dal comune e punta il dito sulle gestione delle aziende partecipate ed in particolare l’Amat che “continua ad accumulare perdite” e, pertanto, ha “bisogno di interventi con una ottimizzazione delle risorse, e orientandoci ai risultati”. Sulla Rap – evidenzia Costantino – “al di là di quello che dice Orlando si può vedere molta inefficienza nel servizio”. Costantino conclude focalizzando l’attenzione sui conti del Comune che non inducono a sonni tranquilli: “Abbiamo 100 milioni di nuovi mutui, e un’anticipazione di cassa il cui utilizzo al momento è di 60 milioni, somme che prima o poi si dovranno ripagare”.
Adriano Varrica, ricercatore e consulente parlamentare, designato all’Ambiente, afferma che “sui rifiuti si è vista la cifra stilistica di questa amministrazione, che fa molti annunci ma offre pochi riscontri reali”. Riferendosi alla differenziata, Varrica evidenzia che “è stata un flop, nel 2012 si partiva dal 10 per cento ma siamo fermi più o meno a quella cifra, mentre per legge dovremmo essere al 65 per cento”. Inoltre, conclude Varrica, “non ci sono centri di raccolta, che devono esistere per legge, né è stata istituita la figura dell’ispettore ambientale, che dovrebbe evitare che, nelle zone in cui parte la differenziata, si smetta di farla per mancanza di informazione o di controlli”.
Intanto, Adriano Varrica nella veste di presidente del comitato M5S Palermo, ha attaccato l’Amministrazione comunale che avrebbe attivato un iter lento al fine di concedere un’autorizzazione per montare un gazebo.
“Solo a Palermo servono 25 giorni – tuona Varrica – per ottenere un’autorizzazione per montare un banale gazebo. Abbiamo chiesto al Suap il rilascio di un’autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico il 24 aprile per un’iniziativa elettorale da organizzare il 20 maggio a Mondello, ma a causa di lungaggini burocratiche, siamo stati costretti ad annullarlo. Non si tratta di un caso isolati, è la seconda volta che accade e sempre per la stessa ragione: il ritardo nel rilascio del nulla osta da parte della Soprintendenza”. “L’odissea burocratica è iniziata il 24 aprile, quando – prosegue – ho inviato la richiesta per l’occupazione di suolo pubblico a nome del Comitato Movimento Cinque Stelle, in qualità di presidente, per un doppio evento da organizzare in viale Regina Elena a Mondello in data 20 maggio e in piazza Beccadelli a Sferracavallo, in programma per il 21 maggio. Eppure solo il 4 maggio lo Sportello unico per le attività produttive (SUAP) del comune di Palermo ha inoltrato la richiesta per il rilascio del parere alla Sovrintendenza, la quale nonostante, ripetute sollecitazioni ci ha risposto soltanto oggi”. “Il nulla osta è stato rilasciato tramite posta elettronica certificata: è stata inviata sia alla mia PEC in quanto presidente del Comitato ‘Movimento Cinque Stelle’ sia alla PEC del SUAP, che però non ha rilasciato l’autorizzazione perché al Suap la posta elettronica con l’autorizzazione è arrivata poco dopo le 14, quando gli uffici del Suap erano chiusi”. “E’ inammissibile – conclude Varrica – che la nostra campagna elettorale sia penalizzata a causa di farraginosi iter burocratici. Non vorremmo assistere ad episodi analoghi magari in occasione delle iniziative che realizzeremo a Palermo il 27 maggio, quando sarà in città il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio o il 4 giugno quando è prevista la presenza ad una nostra iniziativa del parlamentare del M5S Alessandro Di Battista, anche perché altrimenti sarebbe un vero e proprio boicottaggio”.