Commemorazione Peppino Impastato. Scianò: “Sicilia veramente libera soltanto se si sarà, prima, liberata dalla mafia”
“Nella ricorrenza del trentanovesimo anniversario del martirio di Peppino Impastato, riaffermiamo con forza il principio in base al quale la Sicilia sarà veramente libera soltanto se si sarà, prima, liberata dalla mafia”. Così Giuseppe Scianò coordinatore del Centro studi “Andrea Finocchiaro Aprile“.
“Peppino Impastato, com’è noto, era stato, sin dall’adolescenza, un vivace esponente della Sinistra Marxista in Sicilia. Era stato, soprattutto, sempre un validissimo ed originale giornalista – continua Scianò – sempre apprezzato per il suo coraggio. Era stato il fondatore ed il direttore di una Radio all’avanguardia nella “contro-informazione” e nelle denunzie della Corruzione dilagante ad ogni livello. In particolare aveva denunziato, senza mezzi termini, lo strapotere della Mafia e le tante collusioni “insospettabili” a Cinisi ed in tutta la Sicilia”. “Non è stato affatto un “caso” – conclude Scianò – che siano occorsi più di venti anni per fare piena luce sull’atroce delitto di cui Peppino era stato vittima. Non è neppure un “caso” il fatto che si sia cercato di fare passare, – fra le tante altre, – la tesi del suicidio”.