Romano presenta la lista del Cantiere popolare a sostegno di Ferrandelli e attacca Orlando: “La primavera di Palermo è un modello ormai diventato un turgido inverno”
È una folla di variegata umanità cuffariana quella che si ritrova alla convention del “Cantiere popolare” in occasione della presentazione della lista a sostegno del candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli, ma alla fine l’ex presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro ha deciso di non venire, forse per evitare strumentalizzazioni politiche. Al di là di presunti tatticismi politici resta il fatto che scorrendo i nominativi dei candidati (appartenenti ai diversi settori delle professioni) si riconoscono in molti cuffariani di lungo corso e non a caso Ferrandelli, intervenendo al cinema Politeama, in uno dei suoi passaggi sottolinea che “andando in giro ho incontrato molti cuffariani ma qui ci sono i cuffariani più rappresentativi” e “qui mi sento a casa mia”. Nella sala, tra gli altri, spiccano le presenze di politici della cosiddetta prima Repubblica come l’ex ministro repubblicano Aristide Gunnella e l’ex assessore comunale democristiano Tony Criscuolo. Seduti nelle prime file l’ex europarlamentare Antonello Antinoro, gli ex assessori comunali, Pippo Enea, Felice Bruscia (capogruppo uscente) e Geni Groppuso, l’ex presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti, l’ex presidente dell’Amat Mario Bellavista (che non ha ceduto all’invito di Fratelli d’Italia a candidarsi a sindaco), c’è anche Nunzio Reina presidente di Confartigianato Palermo che presenta in giro la “sua” candidata al Comune, Valentina Candela. Sul Palco oltre al fondatore del “Cantiere popolare” Saverio Romano anche i parlamentari regionali Roberto Clemente e Toto Cordaro.
Romano non usa eufemismi per attaccare Orlando: “La primavera di Palermo? E’ un modello trito e ritrito, ormai è diventato un turgido inverno”. Ed ancora: “Quando negli anni passati Orlando prese il settanta per cento delle preferenze a Ciaculli, in quell’occasione erano persone per bene, poi sono diventate persone ‘per male’. I voti vengono strumentalizzati da Orlando”. E aggiunge: “E poi basta con queste frasi. Questo è il ‘metodo Crocetta’. Orlando e Crocetta sono gemelli diversi”. “Abbiamo concretamente la possibilità di chiudere con la pagina politica, a dir poco fallimentare, rappresentata da Orlando e di lavorare per affrontare le nuove sfide con una progettualità nuova ed efficace”. Per Romano, Orlando è uno che “invita i cantanti neomelodici al capodanno in piazza per lisciare il pelo a chi vive in quella marginalità”. Sul M5S, Romano afferma: “Io temo il M5S sul piano dell’impostazione ideologica. Bisognerebbe spiegare agli italiani che quando una piattaforma è intestata a Rousseau, il padre filo-politico dei movimenti totalitari in Europa, basterebbe questo per immaginare come possa essere preoccupante”. L’ex ministro all’Agricoltura afferma che “il progetto portato avanti con Ferrandelli, che va oltre gli steccati di appartenenza, può essere riproposto come modello vincente per le prossime elezioni regionali e anche per le nazionali”. “Noi pensiamo che questa candidatura sia credibile e credibilmente vincente. Con una dispersione di voti così importante, con così tanti candidati al Consiglio comunale, visto che funziona il voto di trascinamento, non sarà facile per nessuno vincere al primo turno. Abbiamo l’obiettivo di superare lo sbarramento, poi tutto quello che viene in più ce lo prendiamo”. Per Romano “Ferrandelli ha fatto un percorso politico e personale che lo porta al centro dello scenario cittadino dentro una prospettiva popolare in cui ci ritroviamo”.
Romano si è sofferma sulla lista Cantiere Popolare: “Una lista profondamente rinnovata con la presenza di tante donne, più di quelle che la legge impone di garantire. Ma soprattutto nessuno dei candidati è mai stato in Consiglio comunale. Un’esperienza di rinnovamento con una proposta politica nuova. Le formazioni politiche di questa elezione hanno superato i vecchi schemi di centrodestra e centrosinistra”.
Ferrandelli sottolinea l’importanza di aver messo da parte le provenienze politiche per mettersi insieme in un progetto comune: “Noi abbiamo una visione di città che comprende il confrontarsi con le nuove sfide economiche (riferendosi alla recente visita in città dell’imprenditore cinese Hu Kun) e non è pensabile che questo gruppo dirigente ci faccia entrare nel futuro. Servono nuove prospettive, serve capire le nuove dinamiche”.
La lista del Cantiere popolare dei candidati al Consiglio comunale è composta da: Stefano Acqua, Libertino Airò, Paolo Amato, Stefania Amato, Giovanni Androsiglio, Salvatore Anello, Valerio Barrale, Maria Teresa Cacace, Valentina Candela, Domenico Cane, Simona Cimino, Valentina Clementi, Gaetano Covais, Caterina De Simone, Tommaso Di Matteo, Laura Ferrigno, Pierina Garofalo, Maria Giambruno, Tommaso Gioietta, Liliana Lauricella, Salvatore Lo Cicero, Mario Manzo, Marcello Marino, Salvatore Musso, Carolina Nisi Fultrato, Pietro Pappalardo, Maria Patti, Vito Raso, Roberto Rizzo, Vincenzo Saladino, Ermelinda Salvia, Antonino Sirchia, Anna Taverna, Antonina Terranova e Giuseppe Utro.