Psi, aumentano le fibrillazioni in vista del congresso regionale

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“Cari compagni e compagne, dopo aver più volte invitato il segretario regionale del nostro partito il Psi-Pse a convocare il congresso regionale che, così come deciso nell’ultima riunione del direttivo, era stato fissato per sabato 22 aprile , apprendo oggi con mio grande sconcerto ed amarezza che lo stesso Segretario Palillo abbia deciso pare sotto richiesta di diverse federazioni di rinviarlo. Per la verità non sono sorpreso del tutto, il silenzio che ha fatto seguito alla riunione che proprio nel mio ufficio si era tenuta e nella quale ribadisco veniva fissata la data del congresso, in qualche modo era già la conferma di tutto ciò”. A scriverlo sulla sua bacheca di Facebook è Antonio Venturino vice presidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana.

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“Se il gioco è quello di evitare la definizione di una linea politica coerente, allo scopo di consentire a qualcuno di tenere le mani libere in termini di schieramenti abusando, per scopi personali, del brand socialista – tuona Venturino – è chiaro che in mancanza di segnali di ravvedimento sarà inevitabile una presa di distanza”. “Trovo infatti deplorevole questa decisione assunta a ridosso di una tornata elettorale che si profila esiziale per le sorti della regione. Non si può pensare nemmeno per un istante di anteporre interessi di sopravvivenza elettorale a quelli decisamente più importanti del rilancio della credibilità del partito socialista – conclude Venturino – fattore quest’ultimo che ha caratterizzato il lavoro da me svolto fino ad oggi”. A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Nino Oddo, suo compagno di partito all’Ars: “Caro Antonio per quanto mi riguarda il congresso regionale lo possiamo svolgere domani mattina. Del resto o domani o dopo l’11 giugno come chiedono le federazioni impegnate nelle elezioni comunali cambia poco. La platea congressuale è la stessa e quindi la linea politica e l’elezione del nuovo gruppo dirigente non né sarà inficiata”. Oddo raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione rincara la dose: “Comprendo il nervosismo di Venturino che potrebbe avere delle difficoltà ad essere rieletto all’Ars e vorrebbe fare il segretario regionale del Psi ma sono io ad avere la maggioranza dei delegati che decideranno la futura guida del partito”.

Non è la prima volta che Venturino alza la voce rivendicando la coerenza dell’azione politica del partito con le tradizioni socialiste. All’indomani del congresso nazionale che ha riconfermato Riccardo Nencini alla segreteria nazionale del Psi, Venturino rilanciò in Sicilia, la linea guida per provare a mettere assieme gli esponenti della tradizione socialista, popolare, laica, ambientalista e radicale, in modo da rimarcare ulteriormente i confini con la destra e bocciando, senza mezzi termini, ipotesi di alleanze fuori dalla tradizione socialista. All’Ars il gruppo del Psi-Pse oltre a Venturino conta altri tre deputati: Giovanni Di Giacinto (presidente) Antonio Malafarina (vice presidente) e Nino Oddo ma prima delle prossime regionali del 5 novembre, il gruppo potrebbe perdere qualche autorevole rappresentante.

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