Da “Salvino” a “Salvini”, ovvero leghista per “48 ore”. L’ex deputato regionale del Pdl Salvino Caputo non aveva fatto in tempo a togliere la bandiera di Forza Italia sulla foto copertina della sua pagina di Facebook quando si era già diffusa la notizia della sua nomina a commissario straordinario di “Noi con Salvini” per i 32 Comuni della provincia di Palermo che si apprestano alle elezioni amministrative della prossima primavera. A conferirgli  questo incarico è stato il coordinatore della Sicilia occidentale della Lega Nord Alessandro Pagano che con blitz aveva dato il benservito a Francesco Vozza militante leghista della prima ora che aveva ricevuto il ringraziamento di rito per “l’opera fin qui prestata”. Un “volo pindarico” di appena “48 ore”, quello di Caputo, visto che Vozza in tempi rapidi si è ripreso la scena, ovvero il ruolo politico dei salviniani a Palermo e dell’ex sindaco di Monreale si è persa ogni traccia politica. Per Caputo si trattava del ritorno alla politica attiva dopo la condanna in via definitiva a un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio riguardo a fatti risalenti al tempo in cui era sindaco di Monreale (l’accusa era di aver tentato di annullare contravvenzioni stradali) ma dopo questo tentativo andato nel vuoto, Caputo dovrà ancora aspettare il momento propizio per scendere nuovamente nell’agone politico.

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