A Palermo, nella sottostante chiesa di San Giuseppe dei Padri Teatini, ai Quattro Canti, vi è una fonte d’acqua ritenuta miracolosa a cui è legata un’immagine della Vergine della Provvidenza.
La storia inizia nel 1609, quando Padre Salvatore Ferrari, sacerdote teatino, fonda la congregazione sotto il titolo dei Servi o Schiavi di Maria detta della Sciabica. Questa Congregazione non possedeva alcuna immagine della Madonna ed allora si chiese al frate teatino napoletano Vincenzo Scarpato che possedeva un quadro che raffigurava la Madonna dell’Arco di origine campana.
Il frate chiese a tanti pittori locali di rappresentare la Madonna ma nessuno ma nessuno riusciva a farla uguale all’originale campano. Secondo la leggenda un giorno, il frate incontrò, un vecchio mendicante che gli diede un involucro che sembrava contenesse qualcosa di misterioso. Aprì, emozionato l’involucro e si accorse che il quadro era l’esatta riproduzione dell’originale ma non ebbe il tempo di ringraziare il vecchio che era già scomparso. Quell’anziano uomo era San Giuseppe.
Il quadro venne posizionato in un altare della chiesa sottostante San Giuseppe dei Teatini. Ed il 7 Gennaio 1668, nei sotterranei della chiesa di San Giuseppe, un operaio colpì una delle pareti rocciose nei pressi dell’altare dedicato alla Madonna della Provvidenza. Da quella crepa iniziò a sgorgare in abbondanza un’acqua fresca e limpidissima. I lavori di scavo erano supervisionati dal teatino Padre Francesco Maggio, in seguito ad una visione avuta qualche anno prima, che gli disse di cercare l’acqua miracolosa sotto la chiesa.
Una settimana dopo il rinvenimento, domenica 15 Gennaio, la fonte fu solennemente benedetta dai padri Teatini ed iniziò ad accogliere migliaia di pellegrini che accorrevano per vedere e toccare quest’acqua dei miracoli. Secondo quanto raccontato dal Mongitore, erano tantissimi i fedeli che, dopo aver bevuto alla fonte o aver bagnato piaghe e ferite, riuscivano inspiegabilmente a guarire, un po’ come quanto sarebbe successo a Lourdes circa due secoli dopo. Oggi la fonte è ancora esistente. In seguito a dei lavori eseguiti nel 2013, il flusso d’acqua è stato incanalato in una fontanella che si trova in un cortile alla destra della chiesa.
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