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Il rispetto degli altri fondamento della società umana

Il rispetto nella cultura siciliana, e non solo, è quasi sinonimo di timore, cioè rispettare qualcuno vuol dire quasi sempre averne paura.



Purtroppo solo il rispetto può garantire relazioni adeguate e soddisfacenti tra le persone. Ma se il concetto di rispetto è completamente reinterpretato ormai da centinaia di anni, è quasi naturale che la violenza dilaghi nei mancati rapporti tra le persone. Si perché la violenza è il disagio espressivo, comunicativo, per esprimere “io non capisco“, e non c’è scuola che può far fronte a questa trasformazione concettuale del rispetto, se sono prima i docenti a non essere rispettati, e a non farsi rispettare come figure di riferimento educative e formative, conseguenza anche di famiglie in cui i ruoli non sono più eticamente e affettivamente definiti, conseguenza di una società istituzionale dove la corruzione regna sovrana e chi si ribella cercando “Rispetto” per i suoi diritti rimane da solo, contro l’indifferenza.



Il rispetto è quell’atteggiamento che favorisce relazioni interpersonali, sociali, regionali, nazionali, internazionali. Ma cosa è il rispetto? È rendersi conto che ogni persona ha il diritto di scegliere di essere com’è realmente, con il suo modo di pensare, di esprimere la propria opinione, di sentire, di agire e persino di scegliere i suoi gusti e le sue scelte di vita.



Possono essere condivise tali scelte, gusti e opinioni da uno, due o più persone, ma non necessariamente essere, perché l’unica cosa che occorre  perseverare è appunto il rispetto per l’altro/a, diverso da me, ma identico per diritto di vivere pienamente la propria vita sempre nel rispetto dell’alro/a.



Ci possono essere gruppi come le sardine, innovativi nel proporre la pace contro l’odio, dei leghisti che desiderano conservare le proprie radici, e tanti altri. Ma semplicemente il concetto di porsi gli uni contro gli altri a mio parere non ha alcun senso di innovazione in una realtà come quella odierna ricca di tante idee corrispondenti a modi di vivere diversi nel mondo che esiste insieme agli altri. Se, invece, riconosciamo ad ognuno  il diritto di essere chi ha deciso di essere, nessun altro può permettersi di obiettare e decidere per lui/lei. La diversità di opinione, di scelta e dunque di identità viene confusa con l’esigenza di possedere la verità assoluta.



Altro passaggio fondamentale che deve attraversare la mente di ognuno di noi è che la propria posizione è semplicemente una tra le tante, anche quando facciamo parte di un gruppo. Il pensiero unico appiattisce la critica, annullandola nella forza del numero delle persone che credono di posseder la stessa verità. È necessario accettare il fatto che le nostre percezioni, anche quando ci sembrano più oggettive possibili, non lo sono in nessun caso. Occorre sempre dirigersi agli altri in ascolto e anche in osservazione delle posizioni altrui, per potere assicurare rispetto all’altro/a senza, però mancarne a se stessi. Se avessimo rispetto per gli altri, non ci sarebbero continuamente atteggiamenti aggressivi nei confronti di  tutto quello che non capiamo perché non lo conosciamo e ripeto non dobbiamo necessariamente condividerlo, ma accettarlo per rispetto si, assolutamente e non per paura.



Ma non vi hanno stancato ogni giorno episodi come quelli della ragazza lesbica attaccata e malmenata per l’ennesima volta per il suo orientamento sessuale, il suo e non di quelli che l’hanno picchiata. Oppure l’episodio che ha visto incendiata una libreria perché ebraica, ed ancora abitanti del nord Italia che  non affittano casa ad un meridionale perché terrone.



Basta, la storia non può ripetersi senza miglioria. Dobbiamo avere a cuore la vita, mia , tua, nostra come popolo, abitanti della terra, un pianeta nell’universo anch’esso non rispettato nonostante ci ospiti tutti noi diversi. Il corso evolutivo sembra che stia avvenendo in senso contrario, ripiegando su se stesso in una regressione culturale senza pari. 2020 mi sembrava una data  irragiungibile, e come tutti mi aspettavo macchine volanti in città ultra moderne ricche di servizi efficienti per persone felici ed invece crollano i ponti, ancora in Africa si muore di fame, in medio oriente ci si uccide per un pezzo di terra, per la religione e a Palermo non si può aprire un’attività, un negozio senza fare i conti con gli uomini di rispetto che ancora non si sono estinti.




  • “Rispetto “parola di grande spessore dove la scrittrice definisce chiaramente quello che è il ritorno spetto ai giorni d’oggi “Paura”. È una lotta continua per indurre che queste due parole possano caminare separatamente, rinforzando il rispetto e facendo svanire la paura . Grazie per il texto de Tiziana di Cola è molto bello.

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  • “Rispetto “parola di grande spessore dove la scrittrice definisce chiaramente quello che è il ritorno spetto ai giorni d’oggi “Paura”. È una lotta continua per indurre che queste due parole possano caminare separatamente, rinforzando il rispetto e facendo svanire la paura . Grazie per il texto de Tiziana di Cola è molto bello.

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  • Cara amica, purtroppo è proprio cosí, oggi la parola rispetto ha perso molto del suo significato. Il rispetto si ha delle persone buone, che sanno trasmettere qualcosa agli altri, che se ne preoccupano e che danno il loro contributo con instancabile abnegazione. Il rispetto si prova per il professore che entra in classe, e stranamente tutti si ammutoliscono, perchè lo vogliono ascoltare. Per il medico che se lo è guadagnato in ospedale o in ambulatorio curando le persone. Per il genitore che senza violenza, con uno sguardo ammutolisce il figlio ribelle. Oggi purtroppo assistiamo ai ragazzi che picchiano I professori, ai medici aggrediti in ospedale, ai genitori insultati dai figli. Ma abbi fede amica mia. Come dice una canzone di Lucio Dalla: La televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione, e tutti quanti stiamo già aspettando. Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno. Ogni Cristo scenderà dalla croce E anche gli uccelli faranno ritorno. Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno Anche i muti potranno parlare Mentre i sordi già lo fanno E si farà l'amore ognuno come gli va. Anche i preti potranno sposarsi Ma soltanto a un a certa età E senza grandi disturbi qualcuno sparirà. Saranno forse i troppi furbi E i cretini di ogni età.

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  • Bravissima, riesci a tradurre in parole stati d’animo.

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  • Tiziana mi piace molto il tuo articolo. Se tutti partissimo dal mettere in atto il RISPETTO per tutti gli esseri umani, gli animali ed i beni comuni...che società fantastica e che mondo meraviglioso sarebbe. Mai demordere, proseguiamo il nostro creare "valore", sono certa senza il minimo dubbio che tu ne crei tanto. Felice giornata Tiziana

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  • Mentii libere e cuori aperti, arricchiscono il mondo

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  • Grazie Tiziana per aver posto l attenzione su di una parola così ahimé lontana oggi in questa società "rispetto". Oggi se vediamo rispetto verso gli altri o un atto di altruismo puro ci si meraviglia e ciò la dice lunga. Giorno dopo giorno lavoriamo anche per questo con i genitori e i ragazzi. Grazie

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  • Approvo e accolgo con vivo interesse questa riflessione..Impariamo ad accogliere l'altro in quanto "altro" da noi, per riscoprirne doni, talenti e ricchezze interiori. Non fermiamoci alla superficie, rispettare l'altro rende veramente più "umane"le nostre relazioni e apre ponti di senso dall' Io al Tu

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  • Quest’articolo pone l’attenzione su un concetto per me di primaria importanza : il rispetto Non può esserci un rapporto familiare, personale, lavorativo, politico senza rispetto . Solo ponendo il rispetto alla base di qualsiasi situazione la società potrà avere qualche speranza in più

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  • Bisogna avere rispetto per tutti e tutto pure dell'aria che si respira perché è nostra. Qualunque sia il paese religione sesso di appartenenza Non si possono più sentire certe cose, abbiamo responsabilità grandi che ci dobbiamo prendere

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  • Molto toccante e profondo. Ogni giorno dobbiamo combattere per essere rispettati.

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