«Dobbiamo recuperare – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – il tantissimo tempo perduto in Sicilia sul fronte ambientale e della qualità dell’aria. Su questo tema, il mio governo ha già adottato il Piano regionale e nei prossimi giorni verrà licenziato anche il Piano per l’amianto e finalmente, così, i Comuni potranno essere nelle condizioni di raccoglierlo e conferirlo nei luoghi preposti. Sulla desertificazione – ha aggiunto Musumeci – la Sicilia è l’unica Regione ad avere varato un concreto Piano di azione. Il tema della desertificazione e quello più sottovalutato in una terra, la Sicilia, che è particolarmente esposta. Io credo che con il governo centrale e con il ministro dell’Ambiente si possa e si debba fare un buon lavoro».
L’Accordo sottoscritto con il ministero – la cui attuazione sarà monitorata costantemente da un gruppo di lavoro composto da tre rappresentanti nominati da ciascuna delle due parti – impegna la Regione a rispettare alcuni tempi d’attuazione. Entro sei mesi, infatti, dovranno essere adottate nuove disposizioni finalizzate al ricambio dell’attuale parco automezzi delle piccole e medie imprese e di quelle artigiane con veicoli a basso impatto ambientale. Le nuove misure riguarderanno, naturalmente, tutti i cittadini. Dovrà essere incentivata, infatti, la rottamazione dei veicoli inquinanti e, in particolare, potrà essere prevista l’esenzione triennale dal pagamento della tassa auto se si procederà alla sostituzione di autoveicoli di classe Euro 0, 1, 2, 3, a benzina o diesel, con quelli, nuovi o usati, di categoria Euro 6 elettrici, ibridi o alimentati a Gpl e metano.
Sempre nell’arco dei prossimi sei mesi, la Regione – in sede di riesame delle Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale – dovrà applicare sul proprio territorio i valori limite per una serie di sostanze inquinanti. Tra le iniziative previste, anche l’istituzione di un biglietto unico da utilizzare sui vari mezzi di trasporto con l’obiettivo dichiarato di disincentivare l’utilizzo di quelli privati e, ancora, la realizzazione nelle aree urbane di infrastrutture riservate alla mobilità ciclo-pedonale, il potenziamento dei controlli sulle auto al fine di verificarne le emissioni, l’elettrificazione delle banchine portuali attraverso sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili.
«L’atto firmato oggi – sottolinea il ministro Costa – seppur di natura economica, porta in sè una serie di attività condivise tra ministero, Regione e Comuni. Finalmente si potrà andare a Bruxelles, all’Unione europea, a dimostrare che le infrazioni per le quali stiamo pagando le sanzioni non devono essere più pagate. C’è un impegno formale adesso e come ministero diamo queste risorse alla Regione Siciliana affinché poi con i bandi previsti possa intervenire sulle questioni che riguardano le famiglie. Dalla mobilità alternativa ai contributi nel cambio della vettura, tutto questo fa parte di un grande percorso avviato in Sicilia che è il Piano della qualità dell’aria e dell’Accordo di programma con il ministero».
Le risorse che arriveranno da Roma potranno essere destinate anche alla sperimentazione di nuove iniziative di contrasto all’inquinamento dell’aria. Gli uffici dell’assessorato del Territorio e ambiente hanno elaborato un progetto innovativo di mobilità sostenibile, denominato “Casa-Lavoro/Scuola”, che prevede servizi di car-sharing con mezzi a basse emissioni destinati ai lavoratori delle pubbliche amministrazioni che debbano effettuare spostamenti per motivi di servizio. L’utilizzo di veicoli elettrici o ibridi darà, inoltre, la possibilità di usufruire di “buoni mobilità”, di agevolazioni tariffarie e di altri incentivi.
“Il protocollo siglato oggi tra il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa e la Regione Siciliana – ha dichiarato il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino, – mette per la prima volta l’accento su un tema dimenticato, quello della qualità dell’aria e delle politiche per la mobilità sostenibile che si riallaccia al piano della qualità dell’aria, un documento recente e che mancava in Sicilia da diverso tempo. La presenza del ministro, attraverso questo accordo, è la piena dimostrazione che lo Stato desidera essere partecipe in questa regione in quello che è un primo, significativo passo per diffondere la cultura della mobilità sostenibile tra i siciliani. Un primo passo che siamo certi aprirà la strada a molteplici futuri interventi”.