Il coraggio: Cosa è? Come viene interpretato? Chi è e cosa fa oggi una persona coraggiosa? Per alcuni giovani, il coraggio è mettersi in mostra, sfidando anche la morte in un’impresa scellerata: come farsi un selfie al trentesimo piano di un grattacelo dismesso, o sfidando la velocità di un treno passandogli davanti all’ultimo istante piuttosto che asfissiarsi fino all’estremo e come ormai è norma Pubblicare tutto in rete. Da chi stanno cercando approvazione? Da chi stanno scappando se non da se stessi e dal coraggio di vivere la propria vita? Di sicuro da un mondo che non gli appartiene e cercano a tutti i costi di portarselo addosso!
Il coraggio per essere vero deve essere sempre accompagnato alla lealtà. Proprio così, la lealtà verso se stessi. Serve molto coraggio per essere leali, soprattutto con se stessi e con i propri desideri. Da bambini possiamo sognare di diventare ed essere ciò che più ci identifica, ma appena cresciamo e siamo costretti a fare i conti con il contesto in cui viviamo, sociale e affettivo, e le aspettative che questo ha su di noi, ecco che il nostro desiderio diventa quello degli altri, per vivere nei loro occhi, per trovare conferma e approvazione, scambiando la realizzazione personale con quella di chi l’ha immaginata per noi.
Il padre, la madre, la famiglia in generale e poi l’amica/o del cuore, il fidanzato, la compagna, la moglie, il marito, chi più ne ha ne metta. Oppure, cozziamo da subito contro le imposizioni familiari, sociali, del “sistema”, scatenando l’ira di chi ci circonda e crescendo come dei ribelli. Ma anche i ribelli cercheranno sempre altrove approvazione che non li renderà liberi di essere ciò per cui hanno cominciato a dissentire (Sartre di sicuro confermerebbe). Aggiungiamoci pure che il mondo dell’apparire ha sostituito quello dell’essere il gioco è fatto!
Un gioco al massacro, alla mancata costruzione delle felicità personale e conseguentemente sociale, rinunciando al proprio modo di essere, di pensare evidente nel modo di abbigliarsi, pettinarsi, ascoltare musica… uguale per tutti. Ma c’è ancora qualcuno che ha il desiderio di preoccuparsi per il proprio futuro, anche se consideriamo semplicemente il domani?
La lealtà per essere concreta deve accompagnarsi alla responsabilità, delle proprie azioni, delle proprie scelte che purtroppo non riguarderanno solo noi stessi, ma come il battito d’ali di una farfalla, provocano reazioni sul mondo che ci ospita, alle persone che stanno condividendo il nostro stesso spazio, la mia comunità, la mia nazione, il mio pianeta, la Terra.
La giovane Greta è stata e continua ad essere coraggiosa e responsabile, e dalla stragrande quantità di giovani e meno giovani al suo proseguo, mi sembra che il problema climatico e il surriscaldamento del globo risulta essere una responsabilità di tutti quelli che lo abitano. Greta ha avuto il coraggio di pensare se stessa proiettandosi nel futuro della sua specie, l’uomo, e della sua casa, il pianeta Terra.
E i giovani pensanti ai quali non era stata concessa una tale visibilità (di certo non tutti hanno la possibilità di andare a manifestare davanti al Parlamento, in una nazione come la Svezia, che le dà i natali) hanno preso, colto l’occasione, carpe diem, direbbe qualcun altro.
I giovani sono stati sempre coraggiosi, adesso purtroppo cerchiamo di rincretinirli imponendo loro di pensare a beni materiali inutili per la loro felicità, sia imminente sia futura sottoponendoli a pressione mediatica non indifferente, convogliandoli al pensiero unico: usa e getta, ossia compra, compra, comprami.
Ma per fortuna ecco una sana ventata di consapevolezza umana per salvare noi e il pianeta. W Greta e w i nostri ragazzi e e ragazze che non si lasciano spegnere il cervello e che vivono con responsabilità e senso di giustizia la loro età e il loro futuro e quello dei loro figli. Spero vivamente che si possa interrompere la tradizione tutta umana che: chi arriva prima meglio alloggia, anche sul nostro pianeta.
Parole che inneggiano alla ricerca della propria autenticità e unicità all interno di un sistema che tende verso una omologazione rassicurante.coraggio!!!
Carissima Tiziana, un attenta analisi come la tua evidenzia il coraggio e la lealtà delle tue azioni e dei tuoi scritti. Complimenti per le riflessioni che susciti nel lettore.
Cara Tiziana, grazie per le tue attente analisi.
I giovani hanno esattamente bisogno di queste riflessioni, di essere incoraggianti ad essere liberi, liberi di distiguersi, liberi di avere un pensiero che non si omologhi a quello degli altri. Liberi di poter essere leali con se stessi.
Un abbraccio.
Anna Maria